Eccesso di sensibilità
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Soffriva di esagerata percezione
dei fatti.
Ogni evento improvviso
per lui era un colpo al cuore.
Nel suo quartiere, per salvargli la vita,
c'erano semafori speciali
clinicamente corretti:
verde-rosso, rosso-giallo,
giallo-verde.
Ma non servì a nulla.
Morì per cause strettamente
naturali:
un anemone sbocciò sul terrazzo
dalla sera alla mattina.
La portinaia non fece in tempo
ad avvertirlo.Si spense senza troppo improvvisi
lamenti.
Morì senza un colpo al cuore:
un colpo sarebbe stato troppo.
Era troppo sensibile.
.Foto di Dino Ignani
Dio Marco
Per esser Dio, era Dio, non si discute. Ma come gli dei d'Omero padre così geloso e invidioso, peggio d'una donnicciola, da scimmiottare Kronos e mangiarsi uno ad uno, tra un digiuno e l'altro, tutti i figli, una volta maggiorenni. Ma quando alla fine si ritrovò solo con i domestici, l'intero Olimpo preoccupato si riunì, nel 2735° congresso straordinario all'Ergife, e stilò una mozione ultimativa: "Dio Marco, se proprio non riesci ad essere equanime e tollerante, o prolunghi i digiuni usque ad finem o diventi vegetariano". . Dedicata, da radicale, sì, ma alla Pannunzio, a Marco Pannella, inventore del radicalismo movimentista (“pannellismo”), guru, fantasista geniale e inventore di tattiche, l'unico politico puro, anzi, "puro politico" della scena italiana, capace di fare politica anche con il corpo, bevendo o non bevendo un bicchier d'acqua, ma insopportabile istrione e padre padrone di una piccola, piccolissima (più piccola è, meglio è) setta di adepti.
Radicali di lotta e di Governo
Radicali lo erano davvero, perdinci,
e fino all'osso. Radicali di lotta e di Governo.Difendevano i diversima anche gli uguali.
Tanto che quando si trattò di difendere
quel Governo, così diverso ma uguale,non radicale, e in fondo
neanche liberale, socialista, laico o libertario,
lo fecero da par loro, in modo severo e conseguente, senza sconti neanche per se stessi.
Insomma, alla radicale.
Molto meglio dell'ultra-sinistra "radicale".
Si stesero proni sulla ghigliottina
nel cortile di palazzo Chigi
e si fecero tagliare il meglio di sé;
el Cabezòn*..* Scritta dopo la defenestrazione del giovane e brillante segretario dei Radicali, Daniele Capezzone. Si legga anche la nota alla satira precedente.
Il massimo della partecipazione
Si divertiva così tanto ai funeraliche per Carnevale organizzò il propriocon imponenti mezzi,molto buon gustoe il massimo della partecipazione.Per la sepoltura scelseun bianco sudario di puro linoche gli era costato un occhio della testa.Solo un dispiacere provò nel trapasso:il conto esagerato delle donne ridentipagate per sbellicarsi dietro al feretro:alla prova generale risero a mezza bocca.La prossima volta, pensò,le avrebbe assunte albanesi.